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MANUELA DI MARCELLO: dedizione e amore per l’educazione dei bambini

Manuela Di Marcello, romana, madre di tre figli. Da sempre nutre un amore per i bambini e per la loro educazione. Con costanza e determinazione è riuscita a trasformare questa sua passione in un lavoro quotidiano ed autonomo, ed oggi è la regina indiscussa del suo piccolo regno: un asilo nido che gestisce a Roma da 11 anni.

 

Raccontaci chi sei e cosa fai nella vita.

Sono un’educatrice e lavoro con i bambini da tutta la vita. Ho iniziato a 20 anni ed ormai i miei primi alunni sono adulti.

Che cos’è e come nasce la Piccola Fattoria?

La Piccola Fattoria è uno spazio Be.bi asilo nido e nasce da un’idea mia e di mio marito. Prima che nascesse la Piccola Fattoria lavoravo in un asilo privato, ma non ero molto soddisfatta. La qualità del lavoro spesso era scadente perché ero sola con tanti bimbi e non riuscivo a trasmettere loro tutto l’amore, la sicurezza e la stima che servono per far sì che crescendo diventassero adulti sicuri di sè.

A quel punto mio marito mi ha proposto di cercare un posto solo mio, dove poter svolgere il mio lavoro in serenità e mettere le mie competenze ed il mio sapere a mia disposizione. Così con l’aiuto di amici abbiamo trovato questo luogo e l’abbiamo trasformato in quello che poi è diventato il mio regno.

 

 

Quali sono state le difficoltà iniziali di portare avanti un’impresa in maniera autonoma?

Le difficoltà sono state tante: la burocrazia, le normative che cambiano ogni momento, i lavori fatti e poi rifatti, la asl che impone regole ferree.  Ad esempio mi ricordo che un giorno venne un funzionario della asl e disse che avrei dovuto montare una porta a soffietto in uno spazio che io avevo pensato dovesse essere utilizzato per i bimbi più piccoli. Questo per dire che spesso si possono perdere tempo e soldi non previsti inizialmente. Anche ora, dopo 11 anni, le normative e le regole cambiano in continuazione e se non ti aggiorni costantemente rischi multe e chiusure.

Credo che questo sia stato lo scoglio più grande.

Poi naturalmente c’è stato l’aspetto lavorativo: farsi conoscere nel quartiere e nei quartieri vicini. Quella fase però è stata anche divertente…eravamo pieni di volantini che giravano e a volte non sapevamo dove metterli…è stato un bel periodo!

 

 

Quali sono le cose che invece non ti fanno mai mollare anche quando sembra difficile?

Quello che non mi fa mollare? I bambini.

Loro sono tutto. Noi abbiamo un compito importante anche se non sembra. Spesso la gente pensa che giochiamo tutto il giorno e che stare con i bimbi sia solo “pipì e pappa’”…Beh non è così.

Hai presente quando un pittore ha il foglio bianco e deve dipingere i le sue sensazioni i suoi pensieri? Ecco io mi sento così: ho tanti fogli bianchi e devo dipingere le prime sensazioni, ma invece di lasciarle lì sul foglio devo far sì che i bimbi le riconoscano, le facciano proprie e le riportino un giorno nel mondo attraverso i loro comportamenti i loro pensieri di adulti.

E quando loro mi guardano, mi sorridono e corrono a prendersi un abbraccio, allora so che ho vinto, che ho raggiunto lo scopo che mi ero prefissata nello scegliere questo lavoro: crescere individui pieni di amore.  Pensavo a questo anche nei duri mesi di quarantena, quando siamo stati costretti da un giorno all’altro a chiudere senza poter salutare i nostri piccolini, soprattutto quelli che poi sarebbero andati alla materna e non avremmo rivisto. Ecco, durante quei mesi i loro sorrisi – che vedevo durante le videochiamante che mi facevano i genitori – i loro “mi manchi” mi hanno fatto capire di aver seminato qualcosa che resta.

 

Che consiglio daresti a chi desidera avviare un’attività in maniera autonoma ma ha paura di intraprendere un proprio percorso?

A chi vuole aprire una struttura ma ha paura, direi di buttarsi. È vero, ci sono momenti in cui la burocrazia sembra soffocarci, giorni in cui si vorrà gettare la spugna e dire “ma chi me lo fa fare”, ma poi basterà voltarsi e guardare il viso dei bambini per avere il cuore pieno e capire che davvero ne vale la pena. Ecco il motivo per cui ho perseguito, cercato, anelato e realizzato il mio sogno: perché loro mi fanno sentire viva.

 

Sara Fiori

Italiani bella gente

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