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LUDOVICA D’ERASMO: una passione in rima

Ludovica D’Erasmo, 26 anni, romana. Studentessa di lettere, da sempre coltiva la passione per la scrittura, in particolar modo per la scrittura di filastrocche in rima. Oggi ci racconta come nasce una passione e come, anche con tutte le difficoltà, sia possibile portarla avanti.

Raccontaci un po’ chi sei e cosa fai nella vita

Sono una studentessa di lettere moderne alla Sapienza di Roma. Mi mancano pochi esami alla laurea, e per questo il mio principale impegno adesso è lo studio. Nel frattempo coltivo la mia passione per la scrittura. Ho pubblicato due libri di storie in rima, rispettivamente RimaSi nel 2016 e Aversi nel 2019, entrambi con la casa editrice Arbor Sapientiae.

Come nasce la tua passione per la scrittura e cosa ti ha spinto a continuare a coltivarla?

La mia passione per la scrittura credo sia nata nel momento stesso in cui ho imparato a scrivere.
Fin da piccola sono stata attratta dalle parole e dall’uso che potevo farne. Ho sempre preferito
scrivere piuttosto che disegnare. Quando mi chiedevano un disegno finivo puntualmente per
comporre frasi, piccole storie, poesie a modo mio, ricercando ogni volta i giochi di parole, il ritmo e
gli incastri divertenti che potevo creare giocando con i suoni, per divertirmi e divertire. Ho
imparato a coltivare nel tempo questa passione, ispirandomi alla creatività di poeti e cantautori
italiani quali Gianni Rodari, Roberto Piumini, Rino Gaetano, Fabrizio De André… la maestria delle
loro parole ha riempito il bagaglio delle mie idee. Mi sono ritrovata molte volte nell’ ironia e nel
disincanto con cui hanno descritto se stessi e il mondo.

Il mondo dell’editoria non è sempre semplice…quali sono le difficoltà che incontri?

Confermo che il mondo dell’editoria non è semplice. Come d’altronde ogni campo del successo.
Io personalmente sono stata fortunata nell’aver trovato una casa editrice che ha creduto
veramente in me e nella mia scrittura senza alcuna speculazione. A parer mio la maggiore difficoltà
che di solito si incontra in questo ambito, riguarda proprio la serietà con la quale il mondo
editoriale decide di promuovere e sostenere nuovi progetti . Ci si può ritrovare facilmente in
dinamiche che favoriscono una parte piuttosto che un’altra, e la parte favorita di solito non è quella
artistica che presenta il suo talento.

Cos’è che invece non ti fa mai mollare?

Ciò che mi spinge a non mollare è sicuramente la passione. Quando qualcosa fa parte del tuo modo di essere, continua a vivere con te a prescindere dalle circostanze, favorevoli o no che siano.
Quando si sceglie una forma d’arte come modalità di espressione, questa diventa qualcosa di terapeutico, alla quale non si può rinunciare indipendentemente dagli sbocchi che potrà o non potrà avere. Certamente si può rimanere delusi da tutto un contorno che non favorisce e non promuove i talenti, ma questo, a parer mio, non ha niente a che fare con il talento stesso; è nostro dovere difenderlo e farlo vivere, seppure nell’intimo della nostra casa. Sono, però anche convinta che le cose, quando sono forti, diventano anche prepotenti e prepotentemente tracciano la strada per affermasi.

Quali consigli daresti a chi ha una grande passione ma ha paura di non raggiungere il proprio obiettivo?

Il consiglio che darei è racchiuso in una frase che una volta mi disse mio nonno in occasione di un
esame, alla quale, però, non diedi molta importanza, ma come un’eco mi risuonò dopo tanto
tempo. La frase è “fai ogni cosa con sentimento”. Proprio così, la paura di non riuscire è normale, è
umana, fa parte del gioco ma dobbiamo essere bravi a bilanciarla con la forza del cuore, e della
passione. Quando seguiamo le nostre inclinazioni, e ci sappiamo ascoltare rimanendo fedeli a noi
stessi, non possiamo sbagliare. Tutto quello che ne deriva sarà sempre buono e sempre di
insegnamento. Seppure quello che desideri non si presenta esattamente nel momento in cui lo
avevi progettato, non significa che non arriverà mai… magari richiede soltanto più tempo, oppure
sta solo aspettando che tu sia davvero preparato ad accoglierlo. Come diceva Shakespeare “quando la tua anima è pronta, lo sono anche le cose”. È un’altra frase che mi ripeto spesso, dopo
quella di mio nonno. Chissà cosa direbbe lui adesso che lo cito addirittura prima di Shakespeare!
Ecco questa è la prova del fatto che non importa che nome tu abbia o da dove tu venga, quando c’è
verità in quello che dici, che fai, che racconti, che dipingi, che balli, difficilmente rimani nell’ombra,
qualcuno si accorgerà di te, sempre, e quel qualcuno, prima di ogni altro devi essere tu. Devi essere tu per primo a fare il tifo per te, tu per primo devi riconoscerti la bellezza che porti nel mondo.

Sara Fiori

Italiani bella gente

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