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FEDERICA VASAPOLLO: una vigilia in casa famiglia aspettando Babbo Natale

Federica Vasapollo è una ragazza romana laureata in scienze dell’educazione e della formazione ed in psicologia, in cui ha anche conseguito un dottorato. Ha 31 anni e da cinque lavora come educatrice presso una casa famiglia. Quest’anno, come tutti gli anni da quando è lì, ha scelto di trascorrere il Natale insieme ai suoi ragazzi e bambini. Oggi ci racconta che per quanto possa essere difficile a volte il suo lavoro, quello che conta è il sorriso dei bambini, e ci racconta anche come, grazie al rapporto con loro ed attraverso i loro occhi, anche lei abbia riscoperto la bellezza del Natale.

Raccontaci un po’ chi sei e di cosa di occupi.

Io faccio l’educatrice in una casa famiglia da cinque anni. In realtà sono entrata inizialmente per fare gli accompagni, successivamente ho iniziato proprio a lavorare come educatrice. Mi occupo dei bambini piccoli: per i primi quattro anni ho avuto bambini di 3, 4, 5 anni, invece da un anno circa la fascia di età di cui mi occupo si è alzata, e va dai 7 ai 12 anni.

Quali sono le difficoltà di questo lavoro e cos’è che invece non ti fa mollare mai la presa?

Sicuramente c’è una fatica fisica perché comunque sono bambini e ci può essere una difficoltà nella preparazione e nel fare tutto quanto, però le difficoltà di questo lavoro sono più che altro emotive. Te lo porti a casa questo lavoro, non riesci mai a staccare. Molte delle persone che stanno intorno a me inizialmente non l’hanno capito, perché anche quando non sei al lavoro stai sempre al telefono se c’è necessità; se devi staccare ad una certa ora poi non è mai quella, perché succede sempre qualcosa, quindi può capitare che invece di andartene alle otto te ne vai alle undici, o non te ne vai per niente. Non è che timbri il cartellino, perché giustamente quella è la loro vita, quindi se si fa questo lavoro in un determinato modo, che è come lo intendo io, tu ci devi essere. Ci sono poi storie molto difficili, quindi a livello emotivo è molto pesante, ma il loro affetto ti ripaga di tutto.

Com’è il tuo rapporto con ragazzi?

Io cerco sempre di fargli fare un po’ di cose durante le vacanze. Ad esempio una volta li ho portati ad un parco acquatico ed una bambina mi ha detto “Non pensavo potesse esistere una cosa così bella!”. Magari un altro bambino ci è andato tante volte in posti come questi, mentre per loro è una cosa speciale. Loro ti chiedono il bacio della buona notte, ti chiedono se gli leggi la fiaba, ti chiedono quei dieci minuti con loro prima di dormire. C’è un riscontro emotivo che è fortissimo e che ti ripaga di tutta la stanchezza che hai.

Quest’anno, come altri anni, trascorrerai il Natale con i bambini. Raccontaci un po’ il Natale in casa Famiglia.

Tutti gli anni ho passato vigilia e Natale con loro ed anche quest’anno lo farò. Staranno tutti quanti in struttura perché sono bambini che non possono tornare a casa e noi stiamo cercando di organizzare il cenone al meglio. Per loro conta anche solo stare insieme…mi hanno chiesto come regalo di Natale di fare la lasagna e i cannelloni. Sono tre giorni che sto impazzendo per i regali per cercare di farli contenti tutti, in maniera che il 24 sera quando loro andranno a letto potrò mettere tutti i pacchi sotto l’albero per far vedere che è arrivato Babbo Natale, per cercare di far passare loro un Natale il più sereno possibile.

E tu che ti porterai da questo Natale e cosa ti sei portata in questi anni?

Io in realtà non sono particolarmente amante del Natale, e da quando ho iniziato questo lavoro ho deciso che il Natale io lo volevo passare lì. Dico sempre che a questi bambini dobbiamo cambiargli un po’ le stelle, perché se non sono stati fortunati non è colpa loro, è qualcosa che non dipende da loro…dipende invece da noi dargli qualcosa in più. Per cui io ogni volta esco sempre più piena di emozioni e sempre più felice, perché sono bambini che apprezzano veramente qualsiasi cosa semplice. Faccio anche le vacanze con loro e qualsiasi cosa fai, che magari un altro bambino vedrebbe come abitudinaria, per loro invece è speciale. Apprezzano tutto quanto, anche il semplice albero di Natale.

L’altro giorno hanno fatto la recita ed hanno realizzato dei pensierini di Natale, nei quali bisognava scrivere qualcosa per la mamma.  Uno dei miei bambini ha scritto il pensiero per me, dicendomi che mi augurava il natale migliore del mondo, che per lui era come se io fossi la sua mamma, che mi ringraziava per tutto quello che io facevo per lui e che era felice che avremmo passato il Natale insieme. Questo mi ripaga di tutto.

Io mi sono data come obiettivo quello di passare il Natale sempre con loro. Non sono mai stata un’amante del Natale, tutt’altro, con loro invece, mi piace. Io odio la tombola, giocarci con loro invece mi piace. Non amo girare per negozi per ore per cercare un regalo, farlo per loro invece mi piace, perché so che li faccio felici. Ho riscoperto anche io il bello del Natale grazie a loro.

 *Sara Fiori

Italiani bella gente

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There is 1 comment on this post
  1. Sergio Aurelio
    febbraio 10, 2019, 11:33 am

    Bellissima esperienza e testimonianza

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